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venerdì 20 agosto 2010

Giorni di ghiaccio di Confortola Marco (2009, B.C. Dalai Editore)


L’alpinista valtellinese Marco Confortola affronta la scalata del K2, il più difficile 8000 a livello tecnico. “La montagna non perdona”, queste le parole dell’alpinista sopravvissuto alla tragedia.
Mentre gli altri alpinisti sono scesi Marco ha passato una notte quasi in cima alla montagna assieme a un suo compagno a causa del brutto tempo. Il suo compagno a causa dell’altezza della montagna e della mancanza di ossigeno è impazzito ed è morto. Marco da solo deve affrontare una discesa in solitaria. Sulla strada del ritorno incontra altri alpinisti attaccati a testa in giù a una corda, sono stati travolti da un seracco. Cerca di fare il possibile per aiutarli, ma deve già lottare per la sua vita. Lungo la via del ritorno trova anche i cadaveri dei suoi compagni morti quando lui ha passato la notte sulla montagna. Arrivato quasi in fondo lo trovano degli alpinisti in cerca dei loro compagni morti. Lo aiutano a scendere al campo base. Al campo base avverte la sua famiglia che lo credeva già morto. È immensa la gioia della sua famiglia nel sentire la voce di Marco. Quando toglie gli scarponi si accorge di avere le dita dei piedi congelate. Tornato in Italia gli amputano le dita dei piedi. Ha dimostrato grande forza nel sopportare la vista dei propri compagni che stavano morendo e nel continuare a lottare per aiutare i superstiti e per sopravvivere

Criteri di scelta del libro letto
Ho partecipato alla conferenza in cui Confortola ha raccontato la sua spedizione; conoscevo perciò già la sua storia ed ero curioso di leggere anche il suo libro.
Un altro motivo è anche la passione per la montagna, conoscere la tragedia che è capitata, le emozioni che ha provato l’autore nel vedere morire i suoi compagni.

Descrizione degli aspetti positivi
Libro scritto in modo molto comprensibile con parole facili.
Non annoia il lettore.
Non troppo lungo.
Contiene foto.

Descrizione degli aspetti negativi
Non ho trovato aspetti che mi sembrassero negativi.

Messaggi e apprendimenti contenuti nel libro
Descrive l’amore per la montagna e lo paragona all’amore per una donna.
La tristezza per la perdita dei compagni.
La montagna non perdona, non concede seconde occasioni.

Spiegazione dei motivi per cui lo si consiglia ai compagni
Lo consiglio specialmente agli amanti della montagna.
Storia molto commovente con finale triste. Lo consiglio anche a chi vuole leggere un libro semplice o a chi ama le storie d’avventura

Simone Beti

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