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venerdì 20 agosto 2010

I racconti del Mugo

Questo libro è fatto di diverse storielle e quasi tutte raccontano le avventure e le cime che l’autore ha conquistato. Di seguito faccio il riassunto del racconto “La leggenda del camoscio bianco”.
Si racconta che molti anni fa fosse stato avvistato un camoscio dalla livrea bianca. Solo pochi l’avevano avvistato. Il primo a vederlo fu un boscaiolo. Mentre stava andando per legna, vide una figura bianca muoversi tra i mughi, guardò meglio e vide che era un camoscio bianco. Stupito dall’eleganza di questo animale, corse subito alla locanda a raccontare tutto agli amici. Passarono undici mesi dal secondo avvistamento, questa volta fu Beppino, un cacciatore di quelli che raramente si lasciano sfuggire una preda. Vide qualcosa di bianco tra un gruppo di camosci, guardando meglio si accorse che si trattava del famoso camoscio. Voleva ucciderlo, sarebbe stato un bel trofeo da mostrare. Prese il fucile, prese la mira e chiuse gli occhi, un’ultima riflessione. Quando li riaprì il gruppo di camosci era sparito. Da quel giorno nessuno lo vide più. Erano in pochi a non conoscere le storie di Toni e Beppino. A quei tempi Gino, un uomo forte e coraggioso, venne a conoscenza della leggenda del camoscio bianco. Gino era un abile cacciatore, era molto invidiato da tutti per la sua mira e tenacia. Gli altri erano gelosi perché si prendeva sempre gli esemplari più belli. Gino aveva una grande famiglia e per portarla avanti andava a caccia di frodo. Secondo lui il camoscio bianco era ancora vivo, così un giorno di novembre partì sulle sue tracce. Per vari giorni girò a vuoto esplorando i posti dove nessuno andava. Avrebbe potuto uccidere dei bellissimi esemplari di camoscio ma non lo fece, lui voleva quello bianco. Mentre vagava vide quattordici esemplari di femmine, erano immobili, non guardavano in un punto preciso. Ad un tratto da lì saltò fuori il famoso camoscio. Era una creatura bellissima. Gino fece per sparare ma non ce la fece e tirò un colpo a caso, il camoscio si alzò su due gambe e si mise a fischiare e poi sparì. Gino si mise a piangere, non credeva ai suoi occhi. Come aveva potuto pensare di uccidere una creatura così affascinante? Prese il fucile e lo gettò in un crepaccio, da quel giorno non cacciò più.

Criteri di scelta del libro letto
Perché io sono un amante della caccia e della natura e questo libro racconta storie sulla caccia e sulle montagne.

Descrizione degli aspetti positivi
Il libro di Vittorio Mason è fatto di racconti. Narra delle sue avventure in montagna, ma in particolare descrive la fauna e la flora, viste in molteplici dettagli, come solo l’amore appassionato dell’autore per la montagna sa notare.

Descrizione degli aspetti negativi
Per me questo libro alla fine diventa un po’ noioso perché racconta di “viaz”, sentieri e luoghi e montagne che io non ho mai sentito nominare. Alla fine sono dei racconti che si assomigliano un po’.

Messaggi e apprendimenti contenuti nel libro
Trasmettere ai lettori la sua passione per la natura.

Spiegazione dei motivi per cui lo si consiglia ai compagni
Questo libro lo consiglio a chi ama la montagna, ma soprattutto a chi conosce questi luoghi a me sconosciuti e agli amanti della natura.

Gianni Crameri

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