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venerdì 20 agosto 2010

Vinti, ma vincitori di Bendetta Tobagi (Feltrinelli)

Vinti ma vincitori racconta la storia del dopo guerrra (1945) e spiega (molto nel dettaglio) cosa trovarono gli americani nei campi di sterminio, cosa ne fecero dei generali nazzisti e come li sfruttarono. Vinti ma vincitori è la storia di chi ha perso la seconda guerra mondiale e non ha pagato per i crimini commessi, bensì hanno trovato un ruolo importantissimo e fondamentale nei servizi segreti americani, per combattere i russi in un’altra guerra, la guerra fredda. È la storia di persone che hanno sterminato brutalmente e senza scrupoli milioni e milioni di gente innocente senza pagare mai, anzi diventando persone di riferimento per combattere un’altra battaglia! Ma è anche la storia di una nazione potentissima che per paura di un’altra guerra, protegge della gente che andava assolutamente punita e non aiutata e pagata per continuare a commettere dei crimini e uccidere migliaia di persone innocenti.
Criteri di scelta del libro letto
Ho sempre trovato affascinante il mondo nazista e la guerra fredda, con questo libro volevo approvondire le mie conoscenze su uno dei periodi più brutali e sconvolgenti degli ultimi secoli

Spiega gli aspetti del libro che ti sono piaciuti:
Il libro è scritto davvero molto bene. Spiega molto nel dettaglio tutto ciò che avvenne nel dopo guerra. Fa riflettere e insegna molte cose: una su tutte è che la cattiveria umana non ha davvero limite e che per vincere una guerra una nazione è davvero disposta a tutto. Perfino a proteggere e scortare i macellai dell’olocausto e i generali nazzisti.

Spiega gli aspetti del libro che non ti sono piaciuti:
Un aspetto negativo è che è scritto in maniera molto elaborata e complessa. Alcune volte prima di comprendere alcuni passaggi bisogna rileggerlo ancora una volta

Spiegazione dei motivi per cui lo si consiglia/sconsiglia ai compagnii
Lo consiglio vivamente a chi interessa la storia, in particolare la seconda guerra mondiale e la guerra fredda. È davvero scritto bene ed è molto interessante.

Valutazione del libro: 4/5

Stefano Merlo

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