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venerdì 10 settembre 2010

Prendimi... se puoi! di Franck W. Abagnale (2004)


Frank imparò già da giovane ad apprendere i rudimenti e il gusto del raggiro. A sedici anni Frank Junior scappo di casa, per allontanarsi dalla sua famiglia. Non immaginava che quel momento sarà l’inizio di una grande carriera da truffatore e fuggitivo. Di qualche cosa bisognava pur vivere il ragazzo, un mestiere doveva pur trovarlo. E cosi Abagnale comincio a fare il falsario. Falsificava documenti, assegni, diventando sempre più bravo. Continuava a cambiare identità, indossando una divisa da pilota, il camice del medico, un imprenditore, ecc… Continuava a scappare. E di conseguenza aveva anche un antagonista l’agente dell’FBI Carl Handratty. Frank continuava a scappare, riuscendo sempre a seminarlo, per qualche anno, dopo di che venne preso. Si potrebbe pensare che sia finita per il giovane Abagnale, invece la sorte sorride ancora a Frank, grazie all’intercessione di Carl, il giovane uscirà di galera per mettersi al “servizio” dell’FBI grazie all’esperienza di falsario e smascheratore di truffatori. La sua abilità lo portò a diventare onesto e ricco.

Commento

Consiglio di leggere questo libro o di guardare almeno il film “Prova a prendermi”, si rimane stupiti dinnanzi alla furbizia del giovane Frank, intorno alla maggiore età ha fregato mezzo mondo, facendosi milioni con assegni fasulli, camuffandosi da pilota, avvocato (ha pure passato il vero esame di stato), dottore, ecc… senza che la maggior parte delle persone si accorgesse di nulla. Di conseguenza viene voglia di “tifare” per Abagnale piuttosto che l’agente dell’FBI sperando che lui possa sempre farla franca. Questo libro è anche molto interessante perché racconta come ha fatto a fregare le persone e come bisogna fare per non farsi fregare. Ma la cosa migliore che racconta Frank è che da un “lavoro” negativo come il truffatore è stato capace a girare le carte e farne diventare una buona, aiutando l’FBI e tutte le banche, centri commerciali, ovunque dove si ha a che fare con soldi.

Filip Nocker

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