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venerdì 10 settembre 2010

Ben x di Balthazar Nic (2010)

Ben è un ragazzo molto strano, ha la sindrome di Aspergen, una lieve forma d’autismo.. Il racconto, ispirato ad una storia vera, dà spunti per riflettere su mille questioni aperte e spinose: il bullismo, la paura del diverso, il dialogo mancato con gli adulti, il disagio degli adolescenti di oggi e il complicato rapporto con internet e i social network.

Il suo mondo è diviso in due: uno frustrante e reale che lo isola e uno emozionante e fantastico, quello davanti al computer, quando Ben diventa Ben X, il cavaliere del suo gioco di ruolo online preferito o Zorro che parla per rime nelle chat di notte. La sua più grande scoperta erano state le chat. Uno spazio in cui poteva parlare senza aprire bocca,un contatto con persone che come lui, ogni sera, si nascondevano dietro i loro computer l’in. E in chat Ben conosce, Scarlite, che diventa la speranza della sua vita. Senza sapere chi sia i realta, Ben s’innamora di lei . Di lei Ben sapeva soltanto che aveva un gran senso dell’umorismo. La sola cosa importante era che lei era l’unica in grado di disegnare un sorriso sulla malinconica faccia di Ben”.

Purtroppo,nel mondo reale, Ben è vittima di bullismo a scuola, il suo incubo ogni mattina. Due ragazzi della sua classe lo umiliano in continuo, fino ad obbligarlo ad ingoiare una pasticca di ecxtasy. Una sera come le altre,i chat, Scarlite dice a Ben di volerlo incontrare alla stazione.

Alla stazione,il giorno prestabilito, e senza cellulare perché gliel'hanno rubato i bulli. Ben incontra Scarlite ma non la raggiunge. Scarlite, vedendo che Ben non si è presentato, prende il treno per tornare a casa. Ben segue Scarlite e si siede vicino a lei, sentendosi nervoso ed eccitato allo stesso tempo. Mentre il treno si ferma a Bruxelles, Ben scende lasciandosi dietro Scarlite e con l'intenzione di farla finita. Quando sta per fare il grande salto e venire investito da un treno in corsa, qualcuno lo spinge via e si vede che a farlo è stata proprio Scarlite. Più tardi, in un bar, lei dice a Ben che può scegliere se farla finita e suicidarsi oppure vendicarsi e combattere . Ma per prendere una decisione, gli serve un piano.

Ben chiede ai suoi genitori di aiutarlo. Ha deciso di suicidarsi lanciandosi dal traghetto e registrandosi mentre compie tale gesto. In seguito, viene fatto un funerale per Ben con tutti i suoi professori e i suoi compagni di scuola presenti, compresi i bulli che lo prendevano sempre in giro e lo martoriavano. Come il funerale prosegue, il video cambia e si vede una registrazione di Ben che spiega le ragioni del suo "insano" gesto. Nel video, i bulli (così come gli altri compagni di classe) fanno i conti con ciò che hanno fatto. Improvvisamente, però, dalla sala di proiezioni esce qualcuno: è Ben, che si può definire risorto a nuova vita, che cammina verso l'altare con grande stupore di tutti: si scopre così che era tutto uno scherzo fatto apposta per vendicarsi di quei bulli che tanto lo prendevano in giro. Inoltre, Ben non si è nemmeno lanciato dal traghetto: è solo saltato verso il piano inferiore, come da copione.

La vita continua e Ben, Scarlite, sua madre e suo fratello si trovano in un maneggio in campagna. Il proprietario fa vedere a Ben come comportarsi con il cavallo e gli dice "Devi impararlo a sentire, per sentirlo bene". Ben tocca dolcemente l'equino, proprio come gli aveva detto il proprietario del maneggio e si sente felice. Corre poi da Scarlite per parlare con lei di un fatto strano: "La gente appena vede un cavallo vuole subito montarlo. Ma qualcuno ha mai chiesto al cavallo se vuole essere davvero montato?" Il proprietario del maneggio lo guarda perplesso. Si scopre così che Ben stava parlando da solo e che Scarlite quindi non era altro che un fantasma della sua mente e lui non l'aveva mai conosciuta. La madre di Ben tranquillizza l'uomo: per lei, infatti, è un fatto normale. E Ben è felice.

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