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venerdì 10 settembre 2010

Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern (2009)





È inverno e il freddo congela gli animi. Sotto il caposaldo scorre il fiume gelato dove sulla riva opposta vi è il caposaldo russo.

Le giornate sono monotone, si cerca il petrolio per le lampade e si controllano le armi rese inutilizzabili dal freddo. Ognuno riceve posta e auguri poiché il natale è vicino,alcuni anche sigarette e cognac. Tutto questo è interrotto dagli spari e le incursioni dei russi, ma la situazione si fa piu’ difficile quando il tenente si ammala e le munizioni per mortai finiscono. Intanto i russi diventano sempre piu’ pericolosi tanto che rigoni si salva per miracolo, quindi arriva l’ordine di ritirata. Il caposaldo va lasciato in gruppi divisi per coprirsi le spalle, tutto procede bene visto che i russi non si sono ancora accorti di niente.

Il gruppo comandato da rigoni si riversa nella steppa con la speranza di non trovare russi sul cammino, piu’ avanti si imbattono in un villaggio dove si fermano per riposare. La ritirata si fa piu’ pericolosa quando rigoni viene mandato in retroguardia a sostituire un plotone distrutto dai russi, qui rigoni assume il comando a causa del capitano che si ammala.

La steppa è piena di camion e di uomini gelati ma anche di spari e pallottole. Man mano che camminano i soldati raggiungono un altro villaggio e il plotone di Rigoni è mandato a coprire il perimetro esterno, pero’ dopo poco tempo giunge l’ordine di abbandonare la posizione e ognuno torna a riposarsi, fino a che entra una pallottola dal vetro e sfiora rigoni si sentono alcuni spari ma si scopre che sono solo tedeschi.

Lasciate le isbe con l’ausilio di tanks tedeschi viene assaltato un villaggio dove ci si riposa un po e si barattano i pezzi di pane con alimenti freschi,lasciato il villaggio il gruppo si imbatte in uno scontro tra tanks russi e tedeschi, eliminati i russi raggiungono un fienile dove vengono rilasciarti diversi prigionieri italiani con le guardie in fuga.

Passata la frontiera Ucraina una violenta battaglia scuote i soldati distruggendo diverse compagnie di uomini, che aspettano il sostegno aereo tedesco che mai arriva. Qui vi è una pausa dove Rigoni pensa ai suoi compagni e amici morti per mano dei russi e del freddo, rigoni non potendo fare niente si sente ormai distrutto. Dopo l’ennesima marcia giunge in un piccolo villaggio dove mangia un pezzo di gallina in compagnia di alcuni soldati a lui sconosciuti, dopo aver mangiato si addormenta ma al risveglio scopre che gli hanno rubato il suo moschetto a lui molto caro, allora si mette alla ricerca e in un isba trova un fucile da caccia, dopo averlo preso si affretta per raggiungere glia altri. La marcia diventa piu dolorosa a causa del suo piede pieno di piaghe, in ogni caso raggiunge il gruppo dove incontra un vecchio amico che insieme riescono finalmente a raggiungere un caposaldo tedesco dove dopo essersi lavato e disinfettato si addormenta.

Commento

Secondo me questo libro è molto interessante perché spiega la realtà della guerra e di cosa hanno sofferto i soldati in maniera molto precisa e dettagliata, ma anche l’amicizia e la felicità dei soldati quando si ritrovano.


Un libro davvero molto bello.



Meli Nicholas

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